Spettacolo teatrale “Max, mix e mex”

Giovedì 14 luglio  ore 21
Assemblea Teatro
Max, Mix e Mex. Storia di un’amicizia
Da un testo di Luis Sepulveda, la storia di una grande amicizia. “Un’amicizia supera ogni differenza, ed è qualcosa che unisce e rende migliori. Non esiste quindi impegno sociale più importante che conservare e difendere l’amicizia, la lealtà, la solidarietà come valori fondamentali che nobilitano il genere umano.” Regia Lino Spadaro e Renzo Sicco. Spettacolo teatrale

Adattamento teatrale di Renzo Sicco e Lino Spadaro
in scena Lino Spadaro e Michele Guaraldo
le maschere e il gattometro sono realizzate da Lino Spadaro
regia Lino Spadaro e Renzo Sicco
I personaggi di questa storia hanno davvero nomi bizzarri e divertenti: Max, Mix e Mex. È la storia di un’amicizia. Il piccolo Max cresce con Mix, l’amato gatto nero. A diciotto anni, divenuto adulto, Max decide di andare a vivere con Mix in una nuova casa. Il bel gatto però è invecchiato e perde la vista ma non lo spirito avventuriero che lo contraddistingue.
Il lavoro obbliga Max a vivere sempre più fuori casa e così Mix comincia a sentirsi un po’ solo. Ma un bel giorno ecco apparire un topo messicano, molto chiacchierone ma triste perché nessuno gli ha mai dato un nome. Mix che prima lo ha bloccato con una zampa, per poi lasciarlo andare, ne condivide allegrie e malinconie e senza alcun dubbio gli conferisce il nome di Mex.
Diventano amici e compagni di scorribande tanto che Mix può vedere con gli occhi del suo piccolo amico mentre Mex diventa forte grazie al vigore del suo grande amico. Tutto ciò può accadere perché, come dice Sepúlveda “l’amicizia supera ogni differenza, ed è qualcosa che unisce e rende migliori”. L’autore cileno, torinese d’adozione, recentemente scomparso per il coronavirus, sosteneva anche che “il nostro grande rifugio sono proprio gli amici e non esiste quindi impegno sociale più importante che conservare e difendere l’amicizia, la lealtà, la solidarietà come valori fondamentali che nobilitano il genere umano.”
Luis Sepúlveda, Lucho per gli amici, diventato nonno diverse volte, scriveva con gioia e grande amore storie per i suoi nipoti e per tutti i lettori “bambini” del mondo.

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