25/9 Assomoud: House of resilient children

Giovedì 25 settembre ore 21
Assomoud: House of resilient Children

Proiezione documentario. A cura di COI Cooperazione Odontoiatrica Internazionale ETS.
Vi aspetta un documentario intenso e necessario, ambientato nei campi profughi palestinesi di Shatila e Burj El-Shemali, in Libano. Regia: Francesca Zonars, anno di produzione: 2021. Vincitore del Gran Premio della Giuria “Vittorio Arrigoni” al Festival Lavori in Corto di Torino. A cura di COI – Cooperazione Odontoiatrica Internazionale ETS.
Ingresso a offerta libera


Dal 1948 il Libano ospita una numerosa comunità di Palestinesi, fuggiti dalla loro terra dopo la creazione dello stato di Israele. Pur confinati nei campi, i membri più attivi della comunità danno vita a numerose associazioni e ONG di auto-aiuto. La più grande e ramificata è Beit Atfal Assomoud (Casa dei bambini che resistono), un’oasi di vita civile e pacifica in una situazione di miseria e di degrado apparentemente senza sbocco.
La storia dei profughi palestinesi in Libano e le loro difficoltà, come a esempio le leggi che gli precludono la possibilità di praticare oltre 70 lavori. Ma anche la tenacia di andare avanti con progetti a sostegno della comunità, a esempio nei settori nell’assistenza psico-sociale e odontoiatrica. C’è questo e altro nel documentario ‘Assomoud. House of the Resilient Children’ della regista Francesca Zonars, coprodotto dalle ong Un Ponte Per e Cooperazione odontoiatrica internazionale Onlus (Coi
). 
Il 16 settembre 1982 milizie libanesi cristiano-maronite uccisero centinaia, fino a 3500 persone secondo alcune stime, fra profughi palestinesi e libanesi musulmani. Molti degli orfani di quegli omicidi di massa sono stati e sono tuttora sostenuti da Beit Atfal Assomoud, l’organizzazione palestinese che il film segue e di cui racconta la storia, cominciata durante la guerra civile libanese negli anni ’70, come ricordato prima della proiezione del film in un video messaggio dalla capitale libanese dal presidente e fondatore Kassem Aina. Il documentario dà voce anche a Coi, che contribuisce a portare l’assistenza odontoiatrica nel campo, e a Ulaya, un’altra organizzazione che nei campi profughi si occupa di assistenza psico-sociale. I principali destinatari di questi progetti sono minori.
Sullo sfondo la problematiche che affrontano i profughi palestinesi in Libano, dove la legge riconosce il loro status solo parzialmente e dove non impedisce loro di studiare, ma di praticare 77 professioni.
Un Ponte per sostiene i centri di Assomoud dal 1997, garantendo istruzione, salute e protezione per bambini/e palestinesi dei campi profughi libanesi.


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